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Renzinomics (2)
Intervistato un anno fa, Renzi diceva: “… non è vero che l’Italia e l’Europa sono state distrutte dal liberismo ma che al contrario il liberismo è un concetto di sinistra [www.ilfoglio.it], e che le idee degli Zingales, degli Ichino e dei Blair non possono essere dei tratti marginali dell’identità del nostro partito, ma ne devono essere il cuore”. In cosa consista questo cuore lo spiega il suo consigliere economico e finanziatore, Davide Serra, riferendosi agli impegni insiti nel Fiscal compact, ossia la riduzione del debito pubblico dal 130 al 60% del PIL che è stata votata nella Costituzione italiana nel 2012..: “…la cosa bella è che dall’anno prossimo noi dobbiamo trovare questi 50 miliardi..” [www.youtube.com]. LA COSA BELLA!
Il Serra spiega alla Gruber qualche giorno fa che in Italia bisogna spremere 15-20 miliardi dalle pensioni e poi altri 30 miliardi di spesa pubblica e caccia agli evasori, perchè “NOI DOBBIAMO TROVARE QUESTI 50 MILIARDI, LO ABBIAMO IN COSTITUZIONE, QUALUNQUE GOVERNO ORA DEVE TROVARE QUESTI 50 MILIARDI”. (vedi, 14 dicembre 2013 “gli Squali della Finanza che appoggiano Renzi: Davide Serra” [www.youtube.com] e poi una lunga intervista al Sole24ore, dove dimostra tutta la sua ignoranza (o ipocrisia): “… è sufficiente l’aritmetica. Dobbiamo trovare 50 miliardi di euro l’anno per dieci anni, come dice il Fiscal compact che abbiamo firmato. Del resto quando un’azienda è sovraindebitata, non devi far altro che aggiustare la struttura del debito. Sono dolori, ma l’alternativa è saltare in aria…”)
Questo stronz.o vive a Londra da una vita, anzi si vanta di non mettere piede in Italia da quando si è laureato per cui vive in un paese il cui governo invece di “trovare” 50 miliardi per ridurre il deficit a zero a forza di austerità, dal 2009 fa il contrario, tiene il deficit tra il 10 e il 6% del PIL e la Banca di Inghilterra ha accreditato lei al governo l’equivalente di più di 500 MILIARDI DI EURO. Dove vive questo figlio di buona donna lo stato non dissangua imprese e lavoratori, si fa finanziare dalla Banca Centrale, gratis, con moneta, non con debito. Per cui i titoli di stato inglesi non hanno la “spread”….
(Serra è con Gutgeld di McKinsey uno dei suoi consiglieri e gestisce un fondo hedge specializzato in arbitraggio sui tassi di interesse, cioè specula sulla “spread” di mestiere. Infatti parla solo di “spread”, per lui tutto fa perno sulla spread, bisogna sacrificare imprese e lavoratori sull’altare della spread. Attenzione però che una cosa di sinistra la propone, l’ aumento delle tasse sulle rendite finanziarie di dieci punti percentuali, dal 20 al 30 per cento [www.ilsole24ore.com], cosa che operando lui con un fondo offshore non lo toccherebbe)
Poi il Serra finanziere fa venire la lacrimuccia, racconta che ha creato con la moglie una fondazione in Kenia con due missionari che tiene dietro ad “alcune migliaia di bambini”, cioè: la mettiamo in quel posto a milioni di italiani tagliando altri 50 miliardi di euro e portando la spread a 100 così il mio fondo hedge ci fa 100 milioni…però finanzio missionari in Kenia (che non devono costare tanto e dice che ne paga due…). Tutti questi figli di buona donna a New York o Londra, dopo che hanno spolpato aziende o stati con manipolazione finanziarie rovinando indirettamente tante famiglie del loro paese poi però danno sempre alla fine un poco di soldi ai negri (o alla “Shoa”). Quelli più splendidi a quelli dei ghetti in America o in Inghilterra, che oggi ne ha parecchi, e quelli più oculati in Africa che costa 1/10…
Ok….vedi qui in fondo la spread al netto dell’inflazione dei tassi di interesse sui titoli di stato italiani (e tedeschi) (calcoli di Bagnai sul suo blog [goofynomics.blogspot.it]] ? Noti che tra il 1981 e il 1996 IN TERMINI REALI I BTP HANNO RESO TRA IL 5 E IL 10% L’ANNO ? Ehi…il 5 o 6% al netto dell’inflazione per avere i propri soldi garantiti dallo stato, senza fare un tubo..
… ma lo sai che a logica dovrebbe essere il contrario, si dovrebbe pagare ad es. un 1% per avere i soldi garantiti dallo stato tramite Bot e BTP perchè nel sistema monetario moderna, basato su moneta bancaria, i titoli di stato sono il posto più sicuro possibile dove parcheggiare soldi, soprattutto grosse cifr che oltre i 100mila non hanno la garanzia in banca, per cui DOVRESTI PAGARE TU PER IL SERVIZIO ALLO STATO)
Bisogna invertire tutto il modo di ragionare attuale sul debito, liberare il cervello: SE COMPRI DEI BTP E’ LO STATO CHE TI FA UN FAVORE NON TU CHE FINANZI O AIUTI O BENEFICI LO STATO!!!! Bisogna partire dal fatto elementare che come spiegato qui, lo stato non ha bisogno realmente dei tuoi soldi, perchè potrebbe finanziarsi con moneta e se si hanno alcuni Milioni di Euro e li si mettono in Bot o BTP lo stato offre due servizi “ai ricchi” :(io che sono “di destra” lo devo spiegare agli ex-comunisti…)
i) la sua garanzia di rimborso alla pari dei tuoi milioni di euro, cosa che in banca non avresti, perchè solo fino a 100mila euro c’è una garanzia e viene…indovina da chi… dallo stato! Cioè lo stato ti offre il posto più sicuro possibile dove tenere soldi
ii) in più, se sono cifre grosse, non bisogna dimenticare che lo stato protegge la tua ricchezza con la sua forza, mette il suo potere al servizio della protezione della ricchezza privata, perchè in tempi di crisi potrebbe succedere che gente disoccupata o fallita o disperata voglia prenderti parte della tua ricchezza con la forza, come succedeva una volta con rivolte e rivoluzioni ed espropriazioni. Questo è un servizio che lo stato NON fornisce a chi non ha ricchezza, se ci pensi un attimo, perchè con l’80% della popolazione non c’è niente da proteggere, salvo quando gli rubano in casa fare la denuncia alla polizia che l’archivia. La base logica della tassazione patrimoniale è il servizio di protezione della ricchezza, che lo stato fornisce ad una minoranza, perchè senza lo stato la gente senza lavoro e senza niente ti verrebbe in casa…
Bisogna spazzare via tutti i discorsi della “finanza” e fare qualcosa di radicale (se si parla dal punto di vista della maggioranza e non di una minoranza, bisogna sempre intendersi…):
a) abolire i BTP e sostituirli con emissione di moneta, dandogli valenza fiscale come spiegato qui dieci volte già (così gli speculatori del reddito di fisso come Serra non possono guadagnarci niente perchè loro campano solo sul DEBITO e qui il debito viene trasformato di fatto IN MONETA e la Spread si azzera…)
b) se non basta, nazionalizzare MPS o altre banche e assieme alla CdP fargli comprare BTP
c) fare una patrmimoniale sopra 1 milione di euro con aliquota pari al rendimento medio dei titoli di stato europei (o globali).,… così quelli come Serra guadagnano di meno e sparisce la rendita finanziaria, che in Italia come si vede dal grafico sotto, è stata scandalosa dagli anni ’80)
ripreso da Cobraf
Fassina chi?
FASSINA CHI? LA CAMPANA ALFINE INIZIO’ A SUONARE PER TUTTE LE VALLI…
Per tenere la mente aperta
Controstoria di Saddam Hussein
Quando si parla dell’Iraq contemporaneo non si può fare a meno di pensare alla controversa figura di Saddam Hussein. Il Raìs iracheno è uno dei massimi oggetti di demonizzazione dell’Occidente, accusato di ogni sorta di crimine e usato come archetipo della tirannide. Ma alle costruzioni propagandistiche degli agiografi dell’imperialismo americano, non corrispondono i fatti; Saddam Hussein fu uno dei più geniali e lungimiranti leader mediorientali degli ultimi anni, capace di guidare un paese dalla rovina alla prosperità, di non arrendersi alle minacce e all’arroganza stranieri, per nulla responsabile di quelle “atrocità” tanto vilmente accostate alla sua figura.
Da leggere per le feste
Tre articoli che secondo me vanno letti uno di seguito all’altro e da cui istintivamente si capisce come i movimenti nazionalisti, secessionisti, localisti prenderanno sempre più piede, come naturale reazione ad un processo che sembra troppo grande per essere controllabile o modificabile da qualsivoglia autorità a livello globale. E così sembra che l’unica cosa che si possa fare è chiudersi nel proprio villaggio e tirare su il ponte levatoio.
Il nuovo ordine mondiale esiste già ed è oltre i governi e le sovranità nazionali.
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Iper-globalizzazione: noi, sudditi della fabbrica-mondo
L’insostenibile inutilità della TAV
L’ultima barzelletta sulla Torino-Lione la raccontano gli svizzeri, solitamente noti per la loro austera serietà. E infatti non si scherza neanche stavolta: perché all’appello non mancano i binari, ma le merci. In valle di Susa, si apprende, transita appena un decimo del carico che già ora potrebbe essere tranquillamente trasportato. Attenzione: a essere semi-deserta è la linea ferroviaria attuale, la Torino-Modane, appena riammodernata. Inappellabile la sentenza dei numeri: il traffico alpino Italia-Francia è letteralmente crollato. Anziché nuove linee, servirebbero treni da far circolare sulla ferrovia che già esiste. E invece – questa è la “barzelletta” – il governo italiano pensa sempre di costruire ex novo il più costoso e inutile dei doppioni, la famigerata linea Tav a cui la valle di Susa si oppone da vent’anni con incrollabile determinazione, confortata dai più autorevoli esperti dell’università italiana. Tutti concordi: la super-linea Torino-Lione (il doppione) sarebbe devastante per l’ambiente, pericolosa per la salute e letale per il debito pubblico, dato che costerebbe almeno 26 miliardi di euro. Ma soprattutto: la grande opera più contestata d’Italia sarebbe completamente inutile.
Quello che “gli F35 sono elicotteri che spengono incendi” ora si occupa di webtax
Il male e la stupidità si uniscono: la “Web tax ” all’italiana
Gli stupidi sono molto più pericolosi dei malvagi, in quanto non dormono mai. Se poi afferrano un’idea ne fanno la base per le proprie stupide costruzioni. Se aggiungiamo che , in particolare , qualche volta la malvagità si può unire alla stupidità, allora o abbiamo trovato il culmine del male oppure siamo nell’ambito della politica italiana.
L’ultima geniale e soprattutto pratica trovata della nostra politica è la “Web Tax” , detta anche “Google tax”, giusto perché noi non ci facciamo mancare nulla quando si tratta di nomi..
LA RENDITA (QUANDO SI INCOMINCERA’ A SPARARE ?)
Vedi questo famoso grafico che mostra stipendi fermi da 30 anni e produttività che sale sempre invece ? è calcolato per gli Stati Uniti, ma in misura meno estrema vale anche per l’Italia e indica che QUALCOSA DI RADICALE E’ SUCCESSO AL NOSTRO SISTEMA ECONOMICO DAGLI ANNI ’80 perchè prima di allora il 90% della popolazione beneficiava del progresso costante della tecnologia e della produttività, ma da 30 anni invece il suo reddito ristagna o si riduce.
Chi beneficia del sistema attuale sono la la maggioranza degli asiatici (e anche alcuni arabi, brasiliani o sudafricani…) e qui da noi quella che una volta chiamavano la RENDITA, finanziaria, immobiliare e politica
A differenza dell’Italia in America non sono in Depressione come noi, ma il 90% degli americani negli ultimi 10 anni ha visto il suo reddito pro-capite ridursi del -17% circa, da 36mila a 30mila dollari e rotti e il top 10% lo ha visto salire invece dal 10 al 40%. Questo perchè il 70 o 80% del loro reddito se ne va in INTERESSI, AFFITTI E TASSE….e in Italia idem, la maggioranza, specie dei giovani si sta impoverendo perchè il suo reddito netto viene mangiato da INTERESSI, AFFITTI E TASSE (in america di più affitti e mutui, in Italia più tasse)
Prima degli anni ’80 il reddito della maggioranza della popolazione in Occidente aumentava in linea con la produttività, per cui la maggioranza beneficiava del progresso tecnologico e dell’efficienza crescente dell’economia, indotta dal progresso scientifico e dalla spinta incessante delle imprese e dei privati cittadini al guadagno, come succede in un economia di mercato. Da 30 anni invece la maggioranza degli occidentali ha smesso di beneficiare della produttività A CUI CONTRIBUISCE CON IL SUO LAVORO (con le dovute eccezioni) e anzi il suo reddito reale si riduce.
Il capitalismo attuale beneficia la maggioranza degli asiatici e in generale dei paesi di quello che una volta era terzo mondo e una minoranza in occidente (ad es in America il top 10% ha l’85% della ricchezza). In particolare tutte le statistiche, specie negli ultimi cinque anni indicano un boom della ricchezza dell’1% più ricco, della gente come il proprietario di Zara, l’uomo più ricco di Spagna, che ha messo assieme 40 miliardi di euro, quello di Ikea che è anche lui sui 40 miliardi, i miliardari di Facebook, Salesforce.com, Priceline, Apple, Oracle, Google, Blackrock, Blackstone, Goldman …
Lasciando da parte l’aspetto morale (nessuno merita di avere un miliardo di dollari grazie al fatto di essere astuto con il denaro), per l’economia nel suo insieme IN OCCIDENTE hai il problema che chi ha centinaia di milioni o miliardi si compra ville che costano milioni e forse l’aereo personale e magari quadri in asta ecc… ma alla fine l’80% del reddito lo INVESTE FINANZIARIAMENTE, CIOE’ TROVA PIU COMODO AVERE UNA RENDITA. E’ logico, anche tu o io faremmo così se avessimo un miliardo di euro. La maggioranza dei ricchi, specialmente dopo una generazione o due, non vede perchè sbattersi a creare aziende, quando può avere i propri miliardi investiti in fondi, azioni, hedge funds, private equity, immobili e terreni o al massimo in autostrade come i Benetton. Per chi ha miliardi o anche decine di milioni è più semplice speculare e investire in immobili o semplicemente vivere di rendita dal capitale, visto che il mondo è pieno di BONDS e altre forme di investimento passivo che pagano interessi e dividendi senza fare un tubo.
RENDITA FINANZIARIA DA INTERESSI
Quando l’economia ha debito pari al 350% del PIl, come succede oggi in Occidente, significa che :
ad un tasso di interesse medio del 4% X 350 = il 14% del reddito nazionale va in interessi
ad un tasso di interesse medio del 5% X 350 = il 18% del reddito nazionale va in interessi
ad un tasso di interesse medio del 6% X 350 = il 22% del reddito nazionale va in interessi. In Italia a metà anni ’90 gli interessi sul debito pubblico mangiavano l’11% del reddito nazionale e aggiungendo il resto del debito di aziende e famiglie arrivavi al 18% circa. Oggi siamo sul 14%. in America gli interessi solo sul debito privato hanno toccato il 16% del reddito nazionale e ora sono scesi solo grazie al QE, ma basta che i tassi salgano di 2 punti percentuali e si mangiano un 18-20% del reddito
RENDITA FINANZIARIA IMMOBILIARE
le rendite varie da immobili (e pedaggi tipo le autostrade) oggi consumano una parte maggiore del reddito prodotto. Il motivo principale è che gli immobili sono raddoppiati in termini reali di valore e questo ha anche l’effetto indiretto di far salire gli affitti. A Londra centro per fare l’esempio più assurdo o a Dubai gli affitti mangiano anche il 60% del reddito e Manhattan si arriva al 50% e così Hong Kong. Tu devi pensare che senza l’incredibile espansione dei mutui degli ultimi 20 anni gli immobili varrebbero in media la metà e gli affitti non sarebbero la metà, ma probabilmente un terzo di meno. Il costo degli affitti è alla fine funzione del credito che gonfia i valori degli immobili… Chi fornisce una casa da affittare fornisce un servizio, ma in buona parte dell’occidente e non solo quello,il costo è inflazionato dalla bolla finanziaria degli ultimi 20 anni. Lo dimostra a contrario la Germania dove il 70% delle case sono in affitto e molti di coop o pubbliche e gli affitti sono molto bassi, il che prova che l’extracosto negli altri paesi è un fenomeno finanziario
RENDITA “POLITICA” ovvero le TASSE che salgono sempre per mantenere politici, funzionari e loro clienti…
Le tasse salgono sempre e in Italia a livelli ridicoli e in europa soffocano l’economia perchè una porzione crescente va a pagare “parassiti politici”, portaborse, politici vari, impiegati della regione sicilia, magistrati di corte dei conti, decine di migliaia di funzionari europei, lobbysti, funzionari delle authority, supermanagers pubblici, sussidi per energie eoliche, servizi di assistenza linguistica e culturale a immigrati dal Senegal o Pakistan ecc…..
Tutta questa rendita parassitaria, Finanziaria, Immobiliare e Politico-Assistenziale, se la sommi oggi mangia i due terzi del reddito di una famiglia media di lavoratori dipendenti o autonomi, attraverso INTERESSI, AFFITTI E TASSE.
MA IL DENARO NON PRODUCE ALTRO DENARO ALL’INFINITO. Se cerchi di estrarre denaro senza passare per la produzione di più beni e servizi devi per forza di cose spremere denaro a chi produce e lavora. Se tu ti limiti a investire denaro e a godere di rendite di posizione e a ricevere un rendimento senza creare niente, il tuo reddito deve venire da altri che invece producono qualche servizio o bene
(NOTA BENE: anche il trading e la speculazione su azioni e futures ovviamente rientra, al 90%, nelle attività di rendita finanziaria, ma almeno è faticoso e rischioso a differenza di avere stipendi da funzionario della UE o di milioni investiti con Blackrock o centinaia di appartamenti in affitto)
Il risultato di questo peso soffocante di TASSE, INTERESSI E RENDITE IMMOBILIARI E VARIE è che l’economia rallenta o si ferma, perchè anche se la scienza e la tecnologia non cessano di progredire c’è sempre meno gente che tira la carretta e sempre meno gente che spende i soldi che riceve per comprare i beni e servizi che produce dato che sempre più soldi vanno in investimenti finanziari. Ma il DENARO NON PUO’ PRODURRE DENARO ALL’INFINITO, L’ECCESSO DI “CAPITALE”, cioè di credito, cioè di debito sai cosa produce alla fine ? Un rendimento sempre più basso, ad esempio tassi di interesse vicini a zero.
Come reagisce a questa contraddizione il “Capitale Finanziario” ? Andando a produrre dalla Cina in Bangladesh, facendo arrivare immigrati dal Pakistan, imponendo l’austerità qui da noi per garantirsi gli interessi e facendo dismettere i beni pubblici per speculare anche su quelli. Se li si lascia fare vanno avanti ancora qualche anno, ma spinti dalla logica del rendimento finanziario del 6-7% l’anno, ogni anno senza eccezioni stanno spremendo e spremendo, non si fermano mai e fanno terra bruciata di paesi come l’Italia o la Spagna…
http://www.cobraf.com
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Truffe del secolo (una delle). Il governo che rivaluta le quote della Banca d’italia.
Ad un certo punto bisogna chiamare le cose con il loro nome: sarò pure un “populista” (e confermo di esserlo con grande orgoglio ed immenso disprezzo per chi cerca di denigrare coloro che fanno attività politica a favore dei “popoli” e non ad esclusivo beneficio di ristrette “èlite oligarchiche”), “arruffapopoli”, “masaniello dei poveri”, ma quello che sta avvenendo oggi in Italia non può essere definito diversamente da “crimine contro la nazione”, “alto tradimento”, “saccheggio”, “vandalismo istituzionale ed istituzionalizzato”.
tratto da Rivalutazione delle quote di Banca d’Italia. La più grande truffa del secolo.
(..) andiamo ad esaminare [invece] quale sia la ragione principale della truffa comminata ai danni dei cittadini e della nazione italiana tutta dal governo di Enrico Letta, su istigazione del ministro dell’economia e delle finanze Fabrizio Saccomani (guarda caso ex direttore generale di Banca d’Italia e membro del CDA della Banca dei Regolamenti Internazionali con sede a Basilea), in combutta con l’attuale governatore di Bankitalia Ignazio Visco. Partiamo da una premessa: Banca d’Italia è una delle 17 banche centrali nazionali che aderiscono al sistema SEBC della BCE, quindi è l’autorità monetaria più indipendente e autonoma che possa esistere sul pianeta, non potendo per statuto finanziare direttamente il proprio governo o avere alcun collegamento politico-istituzionale con lo stesso. Tranne l’elezione del governatore, che avviene su esplicita proposta e indicazione del Consiglio superiore della banca centrale (articolo 17 dello Statuto), i politici non hanno alcuna influenza nelle attività strettamente tecniche o istituzionali di Bankitalia.
In totale €3,5 miliardi sono entrati nelle casse dello Stato nel 2013.
Un’impostazione di massima che qui da noi, nel magico mondo di eurolandia, è categoricamente esclusa, dato che la tecnocrazia bancaria è del tutto svincolata per trattato dall’influenza politica. Nessun politico può imporre ad un governatore cosa fare e chiedere conto e ragione del suo operato, mentre la situazione opposta è incredibilmente ammessa: il governatore di Banca d’Italia o della BCE può indicare ai singoli governi quali sono le migliori (migliori per chi non è dato sapersi) ricette di politica fiscale ed economica da applicare nei rispettivi paesi (riforme del mercato del lavoro e del sistema pensionistico, privatizzazioni, liberalizzazioni, livello di pressione fiscale e mantenimento dei conti pubblici). E la famigerata lettera del 5 agosto 2011 inviata dai banchieri centrali Draghi e Trichet al governo Berlusconi è il più fulgido esempio di ingerenza diretta della tecnocrazia sovranazionale negli affari politici nazionali degli organismi democraticamente eletti. E non sarà un caso che tutti i governi che si sono succeduti in Italia da quel momento ad oggi stanno continuando ininterrottamente ad applicare le misure di austerità “caldamente” suggerite dai governatori delle banche centrali. Un’eventualità assolutamente esclusa negli Stati Uniti, dove il governatore della Federal Reserve non si sognerebbe mai di mettere bocca nelle decisioni di politica fiscale del Congresso o del Governo. Il confronto quindi fra l’azionariato privato della Federal Reserve e quello di Banca d’Italia è del tutto inappropriato, mentre con questa riforma noi ci avvicineremmo più che altro ai sistemi privatistici utilizzati in Belgio e in Grecia (non proprio due fari di innovazione, sviluppo e modernità nel panorama internazionale), allontanandoci invece pericolosamente dai modelli più equilibrati ed evoluti di Francia, Germania ed Inghilterra.
L’Italia all’alba di una nuova forma di fascismo fiscale.
Ebbene si, a forza di leggere tutti gli articoli contrari all’uscita dell’euro vi dico che mi avete convinto: non serve uscirne, bisogna rimanerci, diciamo che è il solo futuro possibile per l’Italia. Dunque, al fine di rendere comprensibile a tutti cosa possa comportare questa strategica decisione ho deciso di analizzare ed argomentare le conseguenze sul medio termine: almeno, tutti coloro che “mi hanno convinto” che l’euro sia l’unica possibilità di sopravvivenza per l’Italia sappiano cosa li aspetta (onestamente dovrei dire “hanno cercato di convincermi”…). Per cui, nel 2014, non voglio sentire lamentele, soprattutto dai pro-euro. Ci siamo capiti.